Luglio 2013
Abbiamo una famiglia numerosa e ci è alquanto difficile prendere qualche giorno per noi, per me e mia moglie Saida. Capita però ogni tanto qualche rara occasione e quando succede, cerchiamo di sfruttarla al meglio.
Era qualche mese che sapevamo di una settimana di fine Luglio in cui i nostri ragazzi sarebbero stati tutti impegnati in campi scout e così abbiamo approfittato per programmare una settimana nel mitico cammino di Santiago. Visto che ci piacciono le bici che usiamo spesso sui percorsi delle nostre colline, abbiamo deciso che queste ci avrebbero accompagnato in questa avventura.
Dopo essermi documentato su precedenti esperienze, mi sono convinto che con i giorni contati che avevamo l' unico modo era prendere l' aereo. Volo lowcost con Vueling Firenze-Madrid, che accetta anche le bici, noleggio auto fino a Leon e dopo aver fatto il percorso in bici fino a Santiago, rinoleggio auto fino a Madrid che mi avrebbe permesso prima, anche una puntatina a Finisterre.
Le bici le ho preparate con del cartone e della carta trasparente tipo alimenti acquistata in ferramenta, e devo dire che è risultato alla fine un ottimo lavoro, avevamo per il viaggio in bici due sacche per bici io e due mia moglie. Due le abbiamo tenute in aereo come bagaglio a mano mentre due le abbiamo inserite in una capiente borsa assieme al materiale che mi sarebbe servito al ritorno
per impacchettare nuovamente le bici. Arrivati a Madrid abbiamo tolto i cartoni dalle bici, gli abbiamo messi nel borsone (per poi riutilizzarli), che abbiamo lasciato al deposito bagagli dell'aereoporto dove lo avremmo recuperato una settimana dopo. Tutto ha funzionato alla perfezione.
Al ritorno a Madrid abbiamo recuperato il borsone con il cartone e il rotolo di carta trasparente, ci siamo sistemati in un angolo dell' aeroporto tranquillo e in una mezz'oretta abbiamo ripreparato le bici per il viaggio verso Firenze.
Con il senno di poi forse cambierei il viaggio verso Leon, anziché noleggiare l' auto proverei ad usare la corriera. Questo per una questione di costi e anche di comodità. Guidare per 4 ore dopo essersi svegliati prestissimo la mattina è abbastanza faticoso.
Al rientro il noleggio auto era obbligato se volevamo andare a vedere Finisterre con le ore contate che avevamo.
Con Booking avevo prenotato l'albergo a Leon, a Santiago e a Madrid l' ultima sera. Eravamo organizzati per dormire lungo il percorso negli “albergue” assieme agli altri pellegrini, con sacchi a pelo ecc.ecc. ma visto i prezzi modici (35 euro camera con bagno) e visto che dovevamo passare sul cammino soltanto 4 notti, abbiamo optato per delle sistemazioni non certo di lusso, ma senz'altro più comode che abbiamo trovato senza problemi e che si sono rivelate una manna dal cielo quando alla sera arrivavamo molto stanchi.
A proposito della stanchezza un consiglio che voglio dare a chi si appresta a “pedalare” sul cammino è quello di arrivare preparati da un minimo di allenamento.
Venerdi 26 Luglio 2013 Firenze - Leon
arrivo a Leon, abbiamo passeggiato per un centro molto carino e timbrato per la prima volta le nostre credenziali alla Basilica.
Cena presso uno dei tantissimi locali del centro.
Sabato 27 Luglio Leon – Rabanal del Camino
Partenza!!!!
Mancano circa 350 km. a Santiago. Si “sellano” le nostre bici, si provano le borse che sbagliando a casa non avevamo testato, ma che fortunatamente si adattano perfettamente al portapacchi montato a casa e con tanta emozione si parte.
I primi chilometri sono per uscire dalla città ed iniziamo a familiarizzare con le frecce gialle del cammino.
Lungo il percorso troviamo ponti di origine romana molto suggestivi.
Riceviamo e diamo agli altri pellegrini i primi: “hola, bon camino!” Dopo un bel po di pedalate e prima di Astorga, evitiamo la strada asfaltata per proseguire lungo il cammino su un tratto ciottoloso in mezzo a campi di grano.
Arrivati ad Astorga un duro strappo ci porta in centro città, dove si stava svolgendo una festa locale in costume, purtroppo la cattedrale era chiusa e non la possiamo visitare.
Proseguiamo.
Attraversiamo una serie di paesini fino ad arrivare a El Ganso dove mangiamo il nostro primo bocadillo.
La stanchezza inizia a farsi sentire ed arriviamo contenti a Rabanal del Camino, dove troviamo una minuscola cameretta con le pareti in pietra in una specie di pensione “La Cruz de Ferro”.
Dopo una doccia andiamo in un piccolo locale dove pubblicizzano “pizza italiana” in cui il gestore ci scongela una pizza che divoriamo. Quando ne ordiniamo una seconda tutto contento ci annuncia una “surprise” ed aggiunge quattro fettine di salame che qui chiamano Chorizo.
Prima di andare a letto facciamo una visita in chiesa dove riusciamo a prendere la benedizione del pellegrino. Bello vedere i pellegrini stanchi ma contenti di ricevere un incitamento dal Signore a proseguire il cammino.
Domenica 28 Luglio Rabanal del Camino - Vega de Valcarce
Al mattino dopo una ricca colazione, ripartiamo intorno alle 8,30 per il nostro cammino. Dopo un'oretta arriviamo alla prima tappa importante la Cruz de Ferro. Qui lasciamo in nostro sasso che avevamo portato da casa con le firme nostre e dei nostri ragazzi.
Conosciamo qui un olandese che era partito un mesetto fa dall' Olanda. Con lui ci ritroveremo ogni tanto lungo il percorso fino a Santiago.
Poco dopo a Manjarin, Saida acquista la sua conchiglia che attacchiamo alla sua borsa.
Da qui in poi inizia a piovere e visto che dovevamo scendere da un' altitudine di 1500 mt. fino a 590, il freddo si fa sentire. Fortunatamente facciamo in tempo a coprirci sia noi che il materiale, anche in modo un po' poco ortodosso, ma funzionale per la discesa.
Arriviamo a Molinaseca in tempo per la S. Messa delle 12.00 che prendiamo proprio vestiti da pellegrini con ancora i sacchetti che avevamo messo sulle scarpe per ripararsi dalla pioggia e che non volevamo toglierci, visto che non ne avevamo più.
A Ponferrada si rompe il filo del cambio alla bici della Saida. Essendo Domenica tutti i negozi sono chiusi, ma riesco a riparare provvisoriamente il danno con un pezzo di fil di ferro che mi ero portato da casa. L' idea era di andare il giorno successivo da un meccanico, ma visto che la riparazione teneva bene, alla fine siamo arrivati così fino a Santiago.
Pochi km dopo, un fortissimo temporale ci prende in pieno e non essendoci ripari nelle vicinaze continuiamo fino a Vega de Valcarce anche aiutati dal fatto che fortunatamente il temporale si era piano piano trasformato in una normale pioggiarella.
In questo piccolo paesino situato in mezzo a tanto verde ai piedi del passo di O' Cebreiro, troviamo alloggio alla Mason la Rocas e andiamo a cena, visto che a pranzo avevamo mangiato soltanto una banana.
Prendiamo il menu del pellegrino che risulta essere mediocre, ci aggiungiamo una pizza che questa volta è proprio (quasi) immangiabile, ma che noi con tanta buona volontà (e tanta fame) riusciamo a far fuori.
Torniamo alla nostra camera, che è proprio carina con un balcone sul fiume. Alle otto e mezza, Saida dorme già ….
Lunedi 29 Luglio Vega de Valcarce - Portomarin
Sveglia alle 7.00, colazione e partenza. Rincontriamo il pellegrino olandese con il suo funzionale rimorchio alla bici, che ci supera nel momento in cui stavamo preparando le borse.
Affrontiamo una durissima salita per arrivare a O' Cebreiro, dove una volta arrivati scopriamo una suggestiva chiesa dedicata a San Francesco d' Assisi che si dice sia passato di quì nel 1214 nel suo cammino verso Santiago.
La discesa è agevole fino a Triacastela, incontrando poco dopo il maestoso monastero di Samos, dove approfittiamo per scattare alcune foto.
Pensavamo di fermarci a Sarria, ma visto che ancora stavamo bene, che era ancora presto e che questa cittadina non ci ha fatto impazzire, decidiamo di proseguire fino a Portomarin.
Attraversiamo un bosco che sembra incantato come descritto in una fiaba e pedalando pedalando arriviamo a destinazione.
Portomarin è un paese ai piedi di un lago artificiale, che, abbiamo scoperto, è stato qualche decennio fa spostato mattone su mattone per far posto al bacino artificiale.
Siamo davvero stanchi, ci mettiamo alla ricerca di un alloggio, abbiamo percorso 90 km e probabilmente abbiamo un po' esagerato. Ci sistemiamo in una piccola pensione il “Boavista” e andiamo a mangiare qualcosa in piazza della cattedrale, per poi unirci in chiesa alla S. Messa del pellegrino, molto partecipata e sentita.
Martedi 30 Luglio Portomarin - O Pedrouzo
Ripartiamo più o meno alla stessa ora, questa mattina troviamo una fitta nebbia che scomparirà man mano che saliremo e che la giornata si farà sempre più calda. Il percorso è però piacevole, in mezzo a campi e colline, con tanti luoghi di ristoro. Prima della vetta del monte Torros foro una gomma che riparo velocemente. Rincontriamo nuovamente il pellegrino olandese.
Arriviamo a Palas de Rei, cittadina molto animata, continuiamo a scendere, la giornata così si fa un po' caldina. Arriviamo a Melide, volevamo sulla nostra credenziale il timbro del museo che nostro figlio maggiore, avevamo notato, aveva apposto anche lui sulla sua, in occasione del suo viaggio a Santiago di quattro anni prima.
Il caldo inizia a farsi sentire e facciamo una sosta presso una fontana per mangiarci un po' di frutta.
Arriviamo ad Arzua, non un granchè, proseguiamo in un sentiero gradevole, fortunatamente ombreggiato che ci porta fino a O Pedrouzo.
Anche Saida fora una gomma, adesso ho finito le camere d'aria di riserva ma Santiago è vicinissimo.
Troviamo alloggio in una pensione tranquilla come il suo nome “casal de calma” in una zona appena fuori dal paese.
Un bocadillo e a letto, anche oggi ci siamo fatti un' ottantina di km.
Mercoledì 31 luglio O Pedrouzo - Santiago
Questa mattina partiamo più eccitati del solito, mancano 20 km. a Santiago. Via via che ci avviciniamo aumentano i pellegrini ed i “bon camino” non si contano più.
Arrivati alle porte della città come un fiume la invadiamo e da lontano vediamo le cime aguzze della cattedrale. Arriviamo nella piazza, illuminati da un tiepido sole.
Dopo una prima breve visita alla cattedrale usciamo per prendere orgogliosamente, presso l'apposito ufiicio, la Compostela. Riusciamo poi a prendere la S.Messa e ci concediamo tutto il tempo che riteniamo opportuno per un momento di riflessione e di preghiera.
Usciamo in piazza e ritroviamo il pellegrino olandese, nostro compagno di viaggio anche lui arrivato in mattinata.
Dopo un veloce pranzo andiamo poi in albergo per una doccia.
Dalla nostra finestra di camera una vista splendida:
Riprendiamo una macchina a noleggio che avevamo prenotato tanto tempo prima ed andiamo a visitare Capo Finisterre.
Luogo magico come magico è stato il tramonto a cui abbiamo assistito da una spiaggia vicina.
Giovedi 1 Agosto Santiago - Madrid
Giriamo un po' per le strade di Santiago, poi nuovamente in cattedrale per un ultimo saluto a San Giacomo e partenza per Madrid. Arrivati all' aereoporto abbiamo lasciato la macchina, preparato le bici per il volo che avevamo l' indomani mattina e poi siamo andati in albergo.
Venerdi 2 Agosto Madrid – Firenze
Siamo rientrati a Firenze senza grossi problemi.
Conclusione:
Un viaggio che si è rivelato come una delle esperienze più toccanti della nostra vita. Pur, con il grande rammarico di aver concentrato tutto in una settimana, è stato fantastico trovarsi su questo itinerario, consapevoli che migliaia di persone prima di noi, anche nei secoli scorsi, l' avevano
percorso.
Ritrovarsi nel nord della Spagna con la nostra bici a pedalare in posti così affascinanti e nuovi per noi, è stato fantastico. Conoscere tante persone con i tuoi stessi ideali, così motivati da percorrere a piedi o in bici per settimane il percorso che porta a Santiago è stato bellissimo. Arrivare alla tomba di San Giacomo ci ha toccato profondamente.
E' stato tutto molto più bello di quello che pensavamo potesse essere prima di partire.
Andrea e Saida.
La nostra email:
andrea@famigliaballerini.it
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